Un progetto fotografico di Rosita Ronzini

Acid Sud © Rosita Ronzini

La selezione settimanale di talenti emergenti, a cura di Alessandro Curti e dello staff di STILL YOUNG, prosegue con il progetto di Rosita Ronzini.

Rosita Ronzini nasce a Lecce nel 1996 e ora vive tra Lecce e Milano.

Dopo aver concluso gli studi classici, si laureo a Milano in Comunicazione e Didattica per l’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Il suo interesse per le arti visive ha trovato nella fotografia il medium fondamentale per la costruzione del suo immaginario e indagine della realtà, non solo come fotografa ma anche come curatrice.

 Dal 2017 fonda APULIART CONTEMPORARY: progetto editoriale e curatoriale on line per la comunicazione e valorizzazione dell’arte contemporanea in Puglia.

La ricerca di Rosita Ronzini è strettamente legata all’analisi dell’immagine contemporanea nel mondo digitale, dei fenomeni antropologici e artistici del paesaggio e dell’architettura, in connessione con la sua identità culturale.

Nel 2017 espone al Castello Risolo (Specchia, LE) il suo progetto Acid Sud durante la manifestazione Festa del Cinema del reale e nel 2018 alla Fabbrica del Vapore (MI) nella mostra Dei nuovi confini della fotografia, Fabbrica del Vapore MI.

Il suo progetto è stato inoltre pubblicato su Rolling stone, Float magazine e Rullino rebels

Acid Sud © Rosita Ronzini

« È acido il sud di Rosita Ronzini, 23 anni, una laurea conseguita presso l’Accademia di Brera a Milano, ma una vita radicata nel profondo estremo meridionale della penisola italiana: il Salento. Attraverso “Acid Sud” Rosita restituisce l’immagine di un sud estremamente più complesso delle immagini stereotipate da cartolina. L’intento è quello: scardinare ogni pregiudizio che intrappola il territorio in un ideale fittizio. E lo fa attraverso delle immagini che diventano esse stesse cartoline, ma con un significato stravolto, genuino, aspro come l’acidità che il progetto porta nel nome.  Il leitmotiv è proprio la “distorsione” della canonica visione del sud come meta turistica di massa. Il barocco, così come ogni luogo della normalità, diventa scenografia di vite singole, non più protagonista inanimato di accattivanti ritratti da dépliant turistico. Il Salento diviene la metafora di una rivendicazione di autenticità dei luoghi vissuti quotidianamente. Tra paesaggi naturali e urbani, a legare tra loro le immagini è il colore rosa. La componente cromatica dai colori dolci e delicati – quasi a contrastare quella spigolosità naturale del territorio – rimanda ad atmosfere sognanti e rende la storia lontana da una dimensione spazio-temporale contingente e definita.  È proprio un puntino rosa ad aprire il libro, di forma quadrata, che racchiude gli scatti presenti nel progetto. Le immagini si susseguono per assimilazione e similitudine di forme, ma anche attraverso la presenza di elementi reiterati, come la porta, la forma tonda, la texture materica. Le persone assumono un ruolo fondamentale all’interno del libro, perché segnano un ritmo narrativo e aprono capitoli fatti da varie storie che si inseriscono all’interno della storia più grande. In questo modo la giovane fotografa salentina trasforma il suo sud in una terra personale, intima, legata alle persone che la vivono e ai luoghi della tradizione, a loro volta rivisti da uno sguardo fresco e contemporaneo. »

Aurora Mastore

Con queste parole la curatrice Aurora Mastore descrive il progetto Acid Sud, una visione della Puglia diversa da quella tipica del nostro immaginario molto legata alle cartoline. Attraverso il suo filtro pastello, in netto contrasto con i tipici colori forti con il quale il sud è rappresentato, ci racconta un territorio genuino, dove le persone non rappresentano la loro terra ma solo se stesse. La vita quotidiana, piccoli momenti e oggetti che ci raccontano le loro storie, uniche e vere.

Si ringrazia Rosita Ronzini per le immagini ed i testi.

Tutte le immagini sono soggette a Copyright. © Rosita Ronzini