Un progetto fotografico di Alberto Maria Gronchi

Nelumbo © Alberto Maria Gronchi

La selezione settimanale di talenti emergenti, a cura di Alessandro Curti e dello staff di STILL YOUNG, prosegue con il progetto di Alberto Maria Gronchi.

Alberto Maria Gronchi nasce nel 1997 a Pontedera, una città nel cuore della Toscana. Si sposta a Bologna dove frequenta il corso di Lettere Moderne. 

Da tre anni vive a Milano dove ha frequentato un master in fotografia alla Cfp Bauer e dove adesso ha dato inizio alla sua carriera professionale. Attualmente lavora in uno studio di fotografia di moda e pubblicità, dove si occupa della postproduzione. 

Oltre al lato commerciale, la sua ricerca artistica è fortemente connotata da un approfondimento sociale e un grande interesse verso la figura umana in relazione al luogo e al contesto culturale; 

“Fotografo gli altri sempre per qualcosa che hanno o per qualcosa che non ho io, sono io che riesco a guardarmi dopo che loro hanno guardato me: questa incredibile terapia psicoanalitica fatti di vuoti e di spazi è la mia idea di fotografia”.

Nelumbo © Alberto Maria Gronchi

Nelumbo non vuole educare o esprimere giudizi, al contrario mostra a modo suo uno spaccato della realtà contemporanea.
Astraendolo dal contesto tramite la tecnica del macro, si porta l’animale su un piano più alto e allo stesso tempo si elimina il superfluo. Ogni ritratto è una parola che ci viene incontro. La condizione difficile che le mucche vivono viene cristallizzata in immagini marmoree e statuarie; il binario ossimorico sul quale è posta l’opera è la chiave per capirla fino in fondo. 

Più ci si avvicina alla pelle degli animali e più ci si allontana, vedendo immagini eteree e quasi metafisiche: le pieghe del loro manto guidano l’osservatore di pagina in pagina.

Progressivamente i segni della vita che conducono si fanno più evidenti, sino a costringere l’occhio ad allargare il campo visivo per giungere all’ultima immagine nella quale la mucca si rivela. Nelumbo vive della scissione tra grandi opposti: bene e male, bello e brutto, incantevole e ripugnante. Il libro vuole sottolineare come tali termini antitetici siano costantemente in equilibrio e più vicini di quanto si possa pensare. Il caos della stalla diventa armonia e pausa, si crea così un’aura trascendente di “non azione” che pervade quasi tutte le immagini: le azioni sono già avvenute. 

La pace e la calma che le immagini propongono sono l’incipit a una più profonda riflessione.

La dimensione antinomica tra le immagini e il luogo dal quale provengono, vuole donare onorabilità e compostezza a questi animali. Nonostante il fango, questi fiori di loto restano puri. “

Con queste parole Alberto Maria Gronchi descrive il suo progetto Nelumbo: una visione della mucca diversa dal solito. Il manto e alcune parti dell’animale sono il centro di interesse di Gronchi, che ne mette in evidenza i punti più nobili, lasciando per un attimo da parte la realtà in cui solitamente sono immerse.

Attraverso questa ode alla mucca e alla sua purezza, Alberto prova a far riflettere sulla condizione in cui molto spesso sono costrette a vivere. Senza giudizio, ma con la speranza che questo porti a una visione più consapevole.

Si ringrazia Alberto Maria Gronchi per le immagini ed i testi.

Tutte le immagini sono soggette a Copyright. © Alberto Maria Gronchi