Carnisio foto in bianco e nero still fotografia

Virgilio Carnisio | Maurizio Galimberti

Damatrà

QUANDO

9 aprile 2016
2 maggio 2016

DOVE

Still, Via Balilla 36
20136 Milano

ORARI

Lun – ven
9.30 – 13 | 14 – 18

Inaugura il 10 dicembre la mostra fotografica intitolata Damatrà, che potremmo definire un vero e proprio omaggio alla città di Milano.

Dopo l’opening autunnale, STILL, nuovo spazio di progetti e pensieri legati al mondo delle immagini, sceglie ancora il dialogo tra due grandi Fotografi.

Virgilio Carnisio rappresenta la memoria storica di Milano, fotografata dagli anni Sessanta, alla ricerca della sua storia e dei suoi scorci più inediti. “Fotografo di strada” – come lui stesso si definisce – Carnisio immortala luoghi che ci restituiscono un documento eccezionale delle trasformazioni della sua città natale. Carnisio è testimone di un periodo di fervore culturale senza precedenti e sceglie di ritrarre l’aspetto meno conosciuto di Milano, escludendo a priori i monumenti “perché già bene illustrati e indistruttibili” e tralasciando anche le vie più moderne e commerciali. Si ottiene quindi un “archivio della memoria” in cui si predilige il bianco e nero di muri scrostati, insegne commerciali, campi da bocce, cortili, ballatoi e le celebri “ringhiere” che ancora oggi rappresentano l’anima di Milano.

In mostra, accanto alle modern print valorizzate nella loro serialità, una serie di vintage di scorci nostalgici e incantati, volutamente scelti da Carnisio poiché: “Essendo Milano una città non propriamente bella ma che

alterna angoli deliziosi con altri più bruttini, l’ottica 75 mm che c’è sulla Rolleiflex mi permette di inquadrare i primi escludendo i secondi”.

Se per Carnisio “fare fotografia è fare documentazione”, secondo Maurizio Galimberti è “una questione di pancia”. Il risultato resta comunque una visione, un punto di vista sulla città e sulle sue trasformazioni. Con Galimberti in verità sarebbe meglio parlare di più punti di vista, grazie ai suoi celebri mosaici di Polaroid che ne caratterizzano ormai universalmente la cifra stilistica.

Le Polaroid sono infatti il suo strumento di lavoro e questa mostra ne consacra la spettacolarità. Una decina di opere di grande formato sembrano proiettarci in una dimensione futura: “animale da strada” secondo una sua definizione cerca l’odore e il profumo delle immagini. Per questo sia i monumenti storici che i palazzi di Porta Nuova hanno una poetica che si fa specchio delle emozioni del fotografo e anche dello spettatore. Tutta l’opera di Galimberti è ricca di contaminazioni con le avanguardie del Novecento: dadaismo, surrealismo e futurismo entrano nella sua fotografia e il risultato non può che essere inedito.

In vista di EXPO2015 questa mostra, curata da Denis Curti, sembra dare il polso di una città radicata nella sua storia e pronta ad affrontare il futuro: Damatrà.

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