PROGETTO FOTOGRAFICO DI MATTEO GUZZINI

MOSTRA A CURA DI DENIS CURTI

QUANDO

 7 dicembre 2019 – 28 febbraio 2020

DOVE

Le cantine del Bramante

Loreto – Marche

Il 7 dicembre 2019 alle 17.30 presso le Cantine del Bramante, Loreto (Marche), inaugura la mostra “The Ethiopian Way“.

Basata sul progetto fotografico di Matteo Guzzini, la mostra è curata da Denis Curti.

Fotografo atipico e curioso, Matteo Guzzini si fa trascinare dalle emozioni e dal destino, raccontando una parte dell’immenso continente africano. In un contesto di grandi contraddizioni e altrettanto enormi bellezze, sembra voler aprire i confini della fotografia documentaria, facendosi trasparente e annullando i pregiudizi. Ed è su queste basi che può prendere forma un reportage capace di restituire la sua passione per i rapporti e le relazioni umane.

“The etiopian way”, progetto fotografico che rientra nella più ampia cornice di “African Heroes” racconta dei suoi lunghi ed intensi viaggi in un territorio dove rimane colpito dal fatto che: “contrariamente a quanto accade nella maggior parte del resto del mondo, musulmani e cristiani danno vita ad una convivenza straordinaria che si sublima con matrimoni incrociati dove gli sposi spesso mantengono la propria fede e ai figli, una volta cresciuti, è lasciato libero arbitrio nello scegliere il proprio credo”.

Quello che interessa il suo sguardo è capire come questo Paese (dove oggi la maggioranza è musulmana), detto “Isola della cristianità” e insieme “Museo di culture e credenze”, rappresenti un caso singolare nella vicenda dei rapporti tra le due grandi religioni, nel solco di un’antica tradizione di pacifica coesistenza tra le due. Comunicare e testimoniare una convivenza possibile tra diverse fedi religiose in un periodo storico che sembra negarne ogni possibilità: farlo attraverso un reportage consapevole, scandito dall’espressività dei ritratti che lasciano parlare i soggetti liberamente e attraverso i paesaggi di grande impatto scenico.

Forte della propria esperienza di vita personale e di uno sguardo capace di sganciarsi dai luoghi comuni, Guzzini mette in primo piano un agire quasi privato, intimo, una ricerca dentro se stessi, che include i ricordi, gli amori, le cose piaciute e le cose da non dimenticare.