La selezione settimanale di talenti emergenti, a cura di Alessandro Curti e dello staff di STILL YOUNG, prosegue con il progetto di Nicole Marchi.

Nicole nasce a Cesena nell’agosto del 1997. Nel 2015 si diploma al Liceo Artistico di Forlì, all’indirizzo design e progettazione. Oggi frequenta il corso di Laurea triennale in Design presso l’Università degli studi della Repubblica di San Marino.

Nel 2012 durante il SiFest di Savignano prende parte al suo primo workshop con il fotografo cesenate Guido Guidi, esponendo gli esiti in una mostra collettiva “Identità e differenze del paesaggio contemporaneo”.
Nell’inverno del 2016 partecipa a un corso di fotografia per la valorizzazione dei territori, con una mostra collettiva “Il senso dei luoghi”a Longiano.
Dopo una esperienza a Londra, ritorna in Italia e da maggio 2017 diventa assistente di Guido Guidi e partecipa a diverse mostre personali e collettive.

Il suo lavoro “Tre case” vince il secondo premio SiFest Portfolio “Lanfranco Colombo” 2019.

Tre Case © Nicole Marchi

Nicole ha una casa. Anzi, forse tre.

Ognuna è speciale. Ognuna è un rifugio, un nido, una scatola del tempo. La parola “casa” è di genere femminile e, come tale, le appartiene il potere di generare nuovi abitanti, spesso legati da vincoli familiari. Serve tempo per comprendere la profondità dello spazio abitativo che ci ha visto crescere e diventare adulti, allo stesso modo serve tempo per decostruire il passato, far sedimentare il sentire personale e poter edificare con nuove strutture affettive il presente. 

Nicole ha tre case. Una materna, la casa della forza creativa. Una che affonda le radici nel passato della sua bisnonna dove, nella memoria, la vita e la natura seguono il ritmo della gioia infantile. Una, colma dei profumi quotidiani del cibo preparato con il cuore, la casa della nonna. Nicole Marchi, giovane e sensibile autrice romagnola, ha raccontato attraverso la fotografia in bianco e nero la necessità di confrontarsi con i luoghi e con i modelli stessi della sua vita. Le sue immagini si susseguono delicate, come favole sussurrate ad un orecchio sognante: ecco allora le ombre degli alberi, forse l’oblio dei ricordi, che avvolgono la casa, segno tangibile della presenza umana. 

Una vita la sua, e quella delle “sue donne”, vissuta con la consapevolezza di essere da sempre parte di quella natura educata, ma non imbrigliata, che è il mondo della campagna. L’autrice ci indica dove mettere a fuoco il nostro sguardo per poter comprendere i gesti e i segni del mondo che ha vissuto. Ci chiede di immaginare il calore estivo di un momento di riposo, la fatica del coltivare e la soddisfazione del raccogliere, il tumulto del crollo e il melodioso rumore della ricostruzione. Con le sue fotografie Nicole ci accompagna, portandoci per mano, a percorrere le stanze, le strade, gli spazi intimi della condivisione familiare e i paesaggi che hanno costruito il suo presente. Perché in fondo, basta seguire una donna con un vestito a fiori, e alla fine del tuo viaggio troverai sempre una casa ad aspettarti. Anzi, forse tre.

(Testo di Renza Grossi)

Tutte le immagini sono soggette a Copyright © Nicole Marchi