La selezione settimanale di talenti emergenti, a cura di Alessandro Curti e dello staff di STILL YOUNG, prosegue con il progetto di Antonio Miucci.

Antonio Miucci (Manfredonia, 1994) è un artista visivo e fotografo di moda che vive e lavora a Milano. Ha conseguito un MFA in Fotografia e un BFA in Nuove Tecnologie dell’Arte, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca etica ed estetica nell’arte e nella fotografia affronta i temi della queerness e dell’identità di genere, il cui intento è ridefinire la percezione e la rappresentazione dell’identità di genere e personale nella società contemporanea, decostruendo in particolare gli stereotipi visivi e culturali sulla mascolinità. La moda e il ritratto diventano uno strumento per creare immaginari evocativi e stratificati miscelati con le arti visive e caratterizzati dal concetto di metamorfosi, trasformazione, rinascita e ciclicità, in cui le persone ritratte celebrano chi vogliono e scelgono di essere senza pregiudizi ma libertà illimitata. Davanti alla macchina fotografica, nasce una dimensione estetica senza tempo e senza spazio, dove le persone danno vita al proprio Sé interiore nelle sue più svariate e fluide forme espressive, rivelate attraverso uno scambio profondo e personale tra la realtà dell’artista e delle persone ritratte.

Le promesse dei mostri © Antonio Miucci

Le Promesse dei Mostri (2020) è un progetto in corso, ispirato dal testo di Jude Ellison Sady Doyle, che indaga “il Mostruoso Femminile”: la natura selvaggia della femminilità, mostrando la paura primordiale che il patriarcato ha sempre avuto nei confronti delle donne. È un viaggio alla scoperta del potere oscuro delle donne, che rivendicano l’orrore come forza creativa, capace di spezzare le catene millenarie dell’oppressione patriarcale.

Le Promesse dei Mostri è una ricerca umana che, partendo dalle storiche rappresentazioni iconografiche, esplora l’oscurità che si risveglia all’interno del Femminile contemporaneo, per ridefini- re e conquistare spazi di affermazione attraverso la propria consapevolezza e la massiccia essenza oscura.

L’irrequietezza, la rabbia, la fierezza, la sensualità e il controllo nella manifestazione dell’oscurità archetipica delle donne, lungo la storia umana, folkloristica e mitologica, si trasformano in una visione distorta e inquietante che è in grado di lacerare e decostruire lo sguardo maschile. I Mostri diventano incubi metaforici sull’identità, sulla vanità, sull’esorcismo delle paure, sui desideri, un crescendo di esperienze che affascina e paralizza, come lo sguardo di Medusa. Le Promesse fatte ai Mostri diventano sinonimi di coraggio, di rivendicazione, di resistenza, di forza interiore, di vita e di morte: le Ombre non sono meno importanti della Luce.

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